AMFETAMINA
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COS'E'

Le amfetamine (o metamfetamine e derivati) sono sostanze di origine sintetica ad azione stimolante sul Sistema Nervoso Centrale. La reazione fisica consiste nel rilascio di neurotrasmettitori (noradrenalina, dopamina e serotonina) che agiscono sulla regolazione del sonno, dell'umore e dell'appetito.
Le amfetamine si presentano sotto forma di compresse o capsule (di varie dimensioni e colori), polvere, gel o cristalli (ice). Il colore dell'amfetamina in polvere è generalmente bianco e varia a seconda delle impurità presenti. Normalmente l'amfetamina è inodore e l'odore sgradevole, se presente, può essere dovuto alla presenza di solventi.
Poiché la maggior parte dell'amfetamina, detta anche speed, che è reperibile sul mercato illegale proviene da laboratori clandestini, che non rispettano le norme igieniche e sanitarie, difficilmente ciò che si arriva ad ottenere contiene principio attivo puro. Le sostanze da taglio che vengono utilizzate sono innumerevoli e vanno da stimolanti più tenui, come caffeina ed efedrina, a eccipienti quali glucosio, latte in polvere, farina, talco.
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STORIA

L'uso di amfetamina, al contrario della cocaina, è un fenomeno abbastanza recente. L'amfetamina fu sintetizzata per la prima volta nel 1887 e l'individuazione della sua molecola risale al 1910 quando un gruppo di chimici si trovò nella necessità di individuare un sostituto sintetico dell'efedrina, un alcaloide contenuto nei tessuti vegetali dell'"Ephedra Vulgaris", molto efficace nella cura dell'asma ma di difficile estrazione.
Alla fine degli anni Trenta fu riconosciuto l'uso medico dell'amfetamina e la sostanza fu largamente pubblicizzata per l'impiego nella terapia di patologie diversissime tra loro: obesità, epilessia, alcolismo, depressione, nevrosi, insonnia, narcolessia.
Il successo del farmaco (in commercio sotto forma di pillole ed inalatori) non fu garantito solo per l'efficacia medica, ma anche per gli effetti stimolanti che i pazienti in trattamento sperimentavano.
Per le sue caratteristiche fu utilizzata come droga da combattimento: venne somministrata alle truppe di entrambi gli schieramenti nel corso delle due guerre mondiali e tra le truppe americane durante le guerre in Corea ed in Vietnam.
Nel periodo postbellico cominciò a diffondersi ampiamente un uso "adattativo" negli ambiti studenteschi e lavorativi: molti studenti iniziarono ad assumere la sostanza per mantenersi più vigili e per poter migliorare le performances agli esami; seguirono anche casalinghe, persone fisicamente depresse e coloro che lavoravano molte ore ininterrottamente o che percorrevano lunghe distanze, come camionisti e spedizionieri.
In campo farmacologico, grazie all'azione anoressizzante della sostanza, vennero introdotti preparati da impiegare nelle cure dimagranti.
Esplosero così gravi forme di abuso tanto da indurre i governi dei Paesi occidentali a regolamentare la produzione e il commercio di questi farmaci.
L'amfetamina entrò così a far parte della cultura underground come sostanza ad uso ricreazionale.
In Italia lo speed è illegale dal 1972 e da allora è il mercato clandestino che fa fronte alla domanda, in costante aumento, dei consumatori.
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EFFETTI PSICOATTIVI E COLLATERALI

Lo Speed rende vigili ed energici, sicuri di sé e meno stanchi o assonnati: si è in grado di ballare tutta la notte e non accusare fatica. La sostanza può facilitare la scioltezza comunicativa e rendere sensibili agli stimoli esterni (musica). In ogni caso, la ricettività varia da individuo a individuo.
Lo Speed inibisce la sensazione della fame ed è per questa azione anoressizzante che in passato veniva anche utilizzato come farmaco prescritto in diete dimagranti. L'amfetamina fa aumentare il battito cardiaco, la respirazione, la pressione arteriosa e di conseguenza la temperatura corporea.
Si può mangiare,sniffare, fumare o iniettare. I tempi e i modi della salita variano a seconda del tipo di assunzione: se ingerita, gli effetti compaiono dopo mezz'ora/un'ora; se sniffata sono ridotti a non più di qualche minuto; se la si fuma o la si inietta la salita è quasi immediata.
Gli effetti spiacevoli della discesa sono opposti agli effetti ricercati: stanchezza, depressione, nervosismo, aggressività, mascelle digrignanti. Gli effetti indesiderati del "dopo" possono risultare tanto più intensi quanto più la salita è veloce. Le amfetamine possono indurre tolleranza e sarà quindi necessario aumentare la quantità per raggiungere gli effetti iniziali.

RISCHI A BREVE TERMINE

Assumendo sostanze eccitanti, il pericolo principale a cui si può andare incontro, bevendo poca acqua, in situazioni affollate e di ballo sfrenato, è il "colpo di calore" (ipertermia maligna): un aumento velocissimo della temperatura corporea (anche sopra i 42°) con un contemporaneo aumento della pressione sanguigna. Il colpo di calore può essere fatale perché sopra i 40 gradi, il sangue inizia a formare grumi o emboli che impediscono la normale circolazione. Questi blocchi alla circolazione possono provocare la necrosi (morte) dei tessuti che non sono più irrorati dal sangue. I casi più gravi portano ad arresto cardiaco o a ictus cerebrale.
Oltre al colpo di calore, la morte è solitamente attribuibile all'infarto, anche se non è possibile escludere il decesso per overdose.

RISCHI A MEDIO E LUNGO TERMINE

Non è dimostrata una vera e propria dipendenza fisica, anche se un uso frequente e prolungato di amfetamine può portare ad una forte dipendenza psicologica. Nei giorni successivi alle assunzioni il consumatore può sentirsi depresso, senza energia ed irritabile; ciò può indurlo ad assumere nuovamente per superare le sensazioni negative collaterali.
Un uso cronico della sostanza può provocare psicosi e crisi paranoiche acute.
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TUTELATI, RIDUCI IL RISKIO

· Bevi spesso acqua e indossa indumenti che permettono la traspirazione per evitare la disidratazione e il colpo di calore, cerca inoltre di fermarti e rinfrescarti periodicamente.

· Se hai emorragie nasali, non sudi, hai crampi, avverti capogiri, mal di testa o vomito; se ti senti irritabile, confuso, non riesci ad urinare oppure il colore dell'urina è molto scuro, fai attenzione:

---SMETTI DI BALLARE
---RILASSATI
---BEVI ACQUA (O INTEGRATORI SALINI)
---RINFRESCATI

· Se soffri di ipertensione, problemi cardiaci, epilessia o asma cerca di evitare di assumere Speed.

· Prendere tale sostanza in condizioni di preoccupazione o di stress può far aumentare l'intensità degli effetti indesiderati.

· Quando arriva la discesa riposati, distenditi e mangia prodotti che contengono zucchero e vitamine.

· Per bilanciare gli effetti della sudorazione e dello stress della notte in discoteca, sarebbe bene riposarsi nei giorni successivi e non assumere più prima di alcune settimane.

· Fai attenzione alle quantità: le prime volte prendine quantità molto minori di coloro che consumano la sostanza con regolarità. Tieni conto che il tuo corpo non conosce la sostanza e questo può provocare effetti spiacevoli.

· Se la sostanza non ha lo stesso effetto a cui sei abituato non assumerne dell'altra.

· Se sniffi usa una cannuccia pulita per tuo uso personale per evitare la trasmissione di eventuali malattie. Malattie come l'epatite si trasmettono anche attraverso cannucce riutilizzate e banconote.

· Se ti inietti Speed utilizza sempre materiale sterile, non scambiarlo, non riutilizzarlo.

· Meglio non guidare dopo avere preso dell'amfetamina: quando l'effetto passa viene una grande stanchezza, i riflessi sono rallentati e ci si può addormentare all'improvviso. Se puoi fai guidare qualcuno che non ha assunto.

· Evita di mischiare speed con altre sostanze, in particolare con l'alcol (che accentua il pericolo di disidratazione).

· Se sei incinta evita di usare speed poichè agisce sul feto rischiando ritardi della crescita, problemi vascolari e ipertensione; comunque parlane con il tuo medico.

SE QUALCUNO SI SENTE MALE

Portalo in un posto fresco, rinfrescalo con panni bagnati e cerca di fargli bere acqua e sale per contrastare la disidratazione; se la situazione non migliora chiama subito l'ambulanza e spiega ai medici cosa è successo e, se lo sai, cosa ha assunto.

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COSA DICE LA LEGGE

La normativa vigente vieta l'uso di sostanze stupefacenti differenziando
le situazioni di uso personale e di cessione a terzi/spaccio con articoli diversi.

L'art. 187 del Codice della Strada regola la Guida sotto l'influenza di
sostanze stupefacenti:
È vietato guidare in condizioni di alterazione fisica o psichica correlata con
l'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope. Gli organi di Polizia Stradale
possono effettuare accertamenti preliminari non invasivi o prove, anche
attraverso apparecchi portatili su tutti i conducenti, allo scopo di accertare
l'eventuale uso di sostanze stupefacenti. Se gli accertamenti preliminari
risultano positivi o se gli agenti hanno motivo di ritenere che il conducente
si trovi in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti,
possono accompagnarlo presso strutture sanitarie, fisse o mobili, per far
sì che un medico li sottoponga ad esami successivi (prelievi di sangue o
urine) per accertare la presenza di sostanze stupefacenti. All'accertamento
della guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti, ove non costituisca
reato più grave, il Tribunale irroga le seguenti sanzioni: arresto fino ad 1
mese ed ammenda da 258 a 1032 euro; con l'eventuale sanzione
amministrativa accessoria di sospensione della patente da 15 gg. a 3 mesi.
In caso di rifiuto a sottoporsi agli esami (sia di screening che ospedalieri)
il conducente viene considerato come fosse positivo, quindi sottoposto alle
medesime sanzioni. La guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti o
il rifiuto di sottoporsi agli esami comportano una sottrazione di 10 punti
dalla patente del conducente e l'eventuale sanzione amministrativa accessoria.
Per chi consegue la patente dopo il 1° Ottobre 2003 (esclusi quanti siano
già titolari di altra abilitazione alla guida di categoria B o superiore) i
punteggi saranno decurtati in maniera doppia per i primi 3 anni dal rilascio
della patente.

ART. 75
Il possesso di sostanze stupefacenti per uso personale è configurato nell'art.
75 del D.P.R. 309/90.
Essere fermati dagli organi di Polizia Giudiziaria con dello stupefacente
costituisce un illecito amministrativo (non quindi un reato, di competenza
della Procura della Repubblica e che va a "segnare" la fedina penale della
persona), che comporta delle sanzioni. La natura delle sanzioni è afflittiva
e va ad intaccare l'autonomia personale e lavorativa della persona con la
sospensione dei documenti del singolo per un periodo di tempo (validità
per l'espatrio della carta d'identità, patente di guida, passaporto, porto
d'armi). La durata della sospensione dipende dalla natura degli stupefacenti
sequestrati (per i cannabinoidi da 1 a 3 mesi, per tutte le altre sostanze,
dagli oppiacei alle metamfetamine, da 2 a 4 mesi) e dal numero di violazioni
nel quale si è incorsi.
Quando una persona viene fermata gli organi di Polizia Giudiziaria operanti
effettuano una perquisizione ai sensi dell'art.103 del D.P.R. sopra citato.
Contrariamente a quanto si crede, gli agenti hanno facoltà di operare la
perquisizione (personale, veicolare, domiciliare) in qualsiasi momento lo
ritengano opportuno anche senza il mandato, proprio per assicurare la
tempestività dell'azione, che verrà comunque convalidata dall'Autorità
Giudiziaria competente.
Al momento del fermo verranno redatti dei verbali (ispezione e controllo,
contestazione, scheda notizie della persona fermata) che il segnalato dovrà
leggere, firmare e ricevere in copia, tranne che per la scheda notizie. È
importante rendersi conto di quanto si sta sottoscrivendo perché il verbale
"fotografa" la situazione. Se ci sono elementi che la persona fermata non
condivide, ha diritto di non firmare e di prenderne comunque copia, per
fare eventualmente un ricorso entro trenta giorni dalla data del fermo. Il
ricorso va indirizzato al Prefetto del luogo dove si è stati sorpresi con dello
stupefacente; lo stesso Prefetto è competente ad irrogare le sanzioni di cui
prima si accennava tramite il N.O.T. (Nucleo Operativo Tossicidipedenze).
Tutto l'incartamento riguardante la persona fermata viene trasmesso da
chi ha effettuato la segnalazione al N.O.T. che provvederà, tramite
raccomandata A.R. indirizzata al segnalato (se maggiorenne) oppure a
questi ed ai suoi genitori (se minore), a convocarlo per un colloquio in
Prefettura. Tale incontro servirà a chiarire il motivo che ha determinato la
scelta di acquistare dello stupefacente, andando a toccare in breve vari
aspetti della vita della persona convocata per determinare l'esito dell'incontro.

ART 121
Se nel corso del colloquio non viene ritenuto opportuno applicare le sanzioni
prima illustrate o avviare la persona ad un programma terapeutico, un iter
socio-riabilitativo da effettuare al Ser.T., Servizio pubblico per le
Tossicodipendenze competente per territorio, la persona viene invitata
formalmente a non fare più uso di stupefacenti (il cosiddetto ammonimento)
e viene segnalata ai sensi dell'art. 121 al SER.T. (il servizio prima ricordato).
La persona incorre nello stesso art. 121 se viene fermata appena dopo aver
consumato sostanze che però non divengono oggetto di sequestro, se
rende dichiarazioni in tal senso a chi ha operato il controllo di Polizia, o se
incorre in un episodio di overdose.

ART 73
Rientra in questa fattispecie chiunque venda degli stupefacenti o ne ceda
gratuitamente a terzi, incorrendo in tal modo in un reato, punibile con una
condanna penale. Le affermazioni rese a chi controlla possono dare adito
ad una accusa di spaccio, nel caso si indichi nella persona con la quale si
viene fermati colui che ha fornito materialmente lo stupefacente.
In questo caso il fornitore risulta lo spacciatore e l'altro viene segnalato per
uso personale. Per essere accusati di spaccio possono tuttavia intervenire
altri fattori, quali il possesso di somme di denaro non giustificabili, di un
bilancino di precisione, o di uno stupefacente suddiviso in dosi.

UFFICIO N.O.T.
L'art. 75 comma 6 del D.P.R. 390/90 prevede la costituzione di Nuclei
Operativi Tossicodipendenze (N.O.T.) che svolgono l'attività colloquiale,
con la finalità di indirizzare il più possibile verso attività di recupero. Si cerca
di comprendere le ragioni che sottendono l'uso di stupefacenti, nel tentativo
di individuare le strategie utili a prevenire ulteriori violazioni. Il colloquio
diviene pertanto contestualmente un'occasione informativa sulla norma
giuridica e circostanza tesa all'attivazione di capacità critiche ed
autoresponsabilizzanti. L'ufficio ricopre così un ruolo di osservatorio
privilegiato perché primo momento di contatto con l'utenza rispetto ai
servizi sul territorio ai quali, tramite il lavoro di rete, ci si rapporta segnalando
le situazioni più critiche rilevate. Pertanto il colloquio al N.O.T. costituisce
una fase delicata del processo di avvicinamento al ragazzo e alle sue
problematiche. Il N.O.T. viene costituito nella Prefettura (ora denominata
Ufficio Territoriale del Governo) di Reggio Emilia nel Febbraio1993, si avvale
di un assistente sociale coordinatore, di due coadiutori amm.vi contabili
a tempo parziale. Oltre all'attività colloquiale, vengono redatte statistiche
annuali di natura sociale, si lavora in collaborazione con i servizi del territorio,
il Privato Sociale, le associazioni istituzionali e di volontariato, le Forze
dell'Ordine.


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Quando si usano sostanze psicoattive, anche se naturali,
è molto importante sapere cosa si sta facendo.
Non assumere mai alcuna sostanza se non stai bene
mentalmente o fisicamente.
Ogni individuo reagisce diversamente: conosci te stesso,
il tuo corpo, le tue risorse.
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